Il governatore della Georgia avvisa gli internet cafe

23/08/2011 | Pubblicato il da

Gli Stati Uniti sono per gli operatori del gioco online un terreno particolarmente difficile. Dopo il bando e i timidi tentativi di legalizzazione che sono in corso in alcuni stati, adesso arriva il monito del governatore della Georgia, che se l’è presa con gli internet cafe. Secondo il governatore queste attività commerciali dovrebbero assicurarsi che i clienti non utilizzino i loro computer per scommettere online.

Nathan Deal, questo il suo nome, ha citato le leggi che riguardano il gioco d’azzardo online negli internet cafe, e ha avvisato che coloro che non le rispettano verranno fatti chiudere. Dalla dichiarazione del governatore è emerso che già 100 esercizi di questo tipo in Georgia sono stati penalmente perseguiti dalle autorità. Gli internet cafe appena aperti vengono sospettati di offrire copertura per attività illegali. E’ intenzione dello stato, così ha detto il governatore, combattere questa illegalità, e s’è rivolto in particolare all’industria del gioco. “Il nostro stato proibisce le scommesse”, ha affermato perentoriamente, “Il codice in materia è chiarissimo e messo nero su bianco”.

Il Procuratore Generale dello stato della Georgia, San Olens, ha affermato che il suo ufficio assisterà le autorità locali nelle loro battaglie contro il gioco negli internet cafe. Ha inoltre ricordato che per questo tipo di reato c’è la possibilità del carcere da uno a cinque anni, oltre a una multa e alla confisca dei computer.

Il dibattito è comunque in corso a livello federale e cominciano ad apparire segnali di apertura riguardo a una possibile legalizzazione del gioco via internet. Sono in molti a pensare che una simile prospettiva, qualora si realizzasse, porrebbe fine a questo circuito perverso di illegalità ed evasione fiscale. Alcuni stati hanno già assunto ufficialmente questa posizione, mentre i primi rappresentanti al Congresso, grazie a un incessante lavoro di lobbying da parte dell’Associazione Americana per il Gioco, cominciano ad assumere posizioni favorevoli all’industria delle scommesse.

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