Pugno di ferro contro il gioco illegale in Asia

04/10/2011 | Pubblicato il da

In Malaysia e Filippine le autorità hanno deciso di utilizzare il pugno di ferro contro il gioco d’azzardo illegale via internet. In Malaysia si parla di 820 arresti e più di 4.000 computer sequestrati nei 9 mesi appena trascorsi. Furono 724 gli arresti e circa 2.400 i computer sequestrati nell’intero 2010. A 50 stabili utilizzati per operazioni di gioco d’azzardo illegale è stato temporaneamente tagliato l’allacciamento alla rete elettrica in attesa delle indagini. Anche gli internet cafe sono finiti sotto la lente d’ingrandimento della giustizia malese, intenzionata a verificare che non vengano utilizzati per scommettere su siti illegali. Il capo della polizia malese, Ayub Yaakob, ha dichiarato che è precisa intenzione dell’autorità di perseguire sia i possessori e gli operatori delle attività di gioco online, sia i semplici giocatori. Anche coloro che utilizzano delle slot machine sono fuori legge.

Anche nelle Filippine sono stati compiuti degli arresti contro il gioco online illegale. Un portavoce del Criminal Investigation and Detection Group, la polizia investigativa filippina, ha dichiarato che gli arresti sono stati 20. Durante le operazioni è stata sgominata una cellula criminale coreana che possedeva alcuni casinò online illegali incentrati sul blackjack e sul baccarat, e che avevano base a Pasig Ciry. Nel raid sono state sequestrate avanzatissime attrezzature per permettere di giocare live via internet, tra cui 18 computer di ultimissima generazione, tavoli e carte da gioco e un impianto per trasmettere video in streaming. Dietro tutto questo si troverebbe la mafia coreana, la Jopok, in particolare il clan dei Dragoni Assassini. Il capo della cellula coinvolta negli arresti è un quarantunenne coreano, mentre 14 degli arrestati sono filippini.

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